Italia bocciata alla conferenza sul clima a Bali
Italia bocciata alla conferenza sul clima a Bali.
Al Gore: anticipare Kyoto
– Silenzio del governo italiano-Vergogna degli USA
Bali, 7 dicembre 2007
L’Italia e’ in ultima fila nella lotta ai cambiamenti climatici, alla
pari con un gigante energivoro come la Cina. Lo rivela uno studio
dell’organizzazione ecologista “Germanwatch”, presentato oggi alla
Conferenza delle Nazioni Unite a Bali, che prende in considerazione i
dati dell’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) sulle effettive
emissioni di anidride carbonica e le politiche governative adottate
per limitarle.
Secondo la ricerca, l’Italia si piazza al quarantunesimo posto, a pari
merito con Pechino, su una classifica di 56 Paesi. Il piu’ virtuoso e’
la Svezia, il primo al mondo a fare di piu’ per proteggere il clima.
Segue, tra gli altri, al quinto posto l’India, l’altro grande gigante
economico mondiale, la Turchia al ventunesimo, l’Iran al
trentaquattresimo. I peggiori in assoluto sono l’Arabia Saudita,
all’ultimo posto, preceduta da Stati Uniti, Australia e Canada.
Gli autori dello studio hanno definito “particolarmente allarmanti” i
cattivi risultati dei dieci Paesi, tra cui l’Italia, che da soli sono
responsabili per oltre il 60 per cento delle emissioni di CO2.
La lista dei maggiori consumatori di energia e’ guidata dagli Stati
Uniti, che da soli consumano il 20,47 per cento dell’energia prodotta
nel mondo, seguiti da Cina (15,18%), Russia (5,66), India (4,70),
Giappone (4,64),
Germania (3,02), Canada (2,3Cool, Gran Bretagna (2,05), Corea del
Sud (1,87) e Italia (1,62).
Lo studio di “Germanwatch” mette anche in evidenza che sul piano
generale la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e’ stata
in parte dovuta al crollo dei regimi politici dell’est europeo con le
loro industrie altamente inquinanti.
L’organizzazione mette anche in guardia da un’ulteriore estensione
delle centrali elettriche a carbone e sottolinea che in media ogni due
settimane entra in servizio in Cina una centrale a carbone da 500
Megawatt.
Al Gore, che ha ricevuto il premio Nobel che gli è stato assegnato per
la campagna contro il riscaldamento globale, ha invitato i governi di
tutto il mondo a fare presto nella lotta all’inquinamento e ad
anticipare al 2010 il nuovo rapporto di Kyoto previsto nel 2012.
Gli USA hanno accettato solo all’ultimo momento una soluzione
‘diplomatica’ per
non perdere del tutto la faccia ma essenzialmente impedendo di fissare
termini e
consistenza delle riduzioni dei gas serra anche dopo il 2012, anno in
cui scade
l’accordo di Kyoto a cui già gli USA, i maggiori ‘produttori’ di gas
serra, non
hanno aderito.
(1) Spesso si trascura l’effetto del metano e dell’ossido di diazoto,
ma il loro contributo è considerevole, dal momento che una molecola di
CH4 in termini di effetto serra equivale a 21 molecole di CO2 ed una
di N2O a ben 310!
(2) Questi due gas sono dovuti alle attività agricole
industrializzate, allevamento (una mucca può espellere diverse
centinaia di litri di metano al giorno) e agricoltura (l’N2O viene
rilasciato dai campi fertilizzati pesantemente con i nitrati di
origine sintetica)
(3) L’effetto cumulativo dei tre gas equivale ad avere in atmosfera
ben 516 ppm di CO2. Inutile quindi discutere se riusciremo a
stabilizzare la CO2 a 500 ppm entro il 2050; di fatto ci siamo già!
Commenti recenti