Consumo carburante auto: perché è superiore a quanto dichiarato dalle case.
Lo studio di ICCT su mezzo milione di vetture nuove, per i consumi di benzina, mostra dati sorprendenti: i dati delle case sono lontani dalla realtà. I nuovi modelli consumano il 25% in più di quanto dichiarato.
I costruttori attribuiscono la colpa ai parametri del test, risalenti al 1980.
Il calcolo dell’ong “International Council On Clean Transportation”, presentato recentemente, sostiene che i consumi reali, e quindi l’inquinamento prodotto, delle auto siano in media superiori del 25% a quelli dichiarati dalle case. Mentre dieci anni fa il valore era del 10%. Sembrerebbe strano, se si pensa a i progressi dell’industria.
I dati raccolti provengono da mezzo milione di vetture monitorate da società di noleggio e di leasing, dagli Automobile Club tedesco e svizzero, da alcuni portali internet del settore, e da alcune riviste specializzate.
Il problema sembra derivi nei protocolli delle prove di omologazione, risalenti al 1980. Un test i costruttori possono ottenere risultati migliori di quelli che si possono avere in strada. Questo tramite una serie di accorgimenti svelati in un diverso studio. Ed è tutto legale, perché le case seguono comunque le indicazioni del ciclo Nedc
(New European Driving Cycle), del 1980. Per trovare conferma basta leggere le riviste automobilistiche: i consumi rilevati nelle prove su strada sono sempre molto superiori a quelli dichiarati. In parte è dovuto allo stile di guida, ma non solo.
Ci vogliono quindi nuove regole. Quelle messe a punto dalle Nazioni Unite, in un test di consumi standard, secondo la procedura WLTP (Worldwide Harmonized Ligt Vehicles Test Procedure). Secondo l’ICCT e altri, darebbe risultati molto più veritieri. Ma non sarà facile farlo passare, le pressioni dell’industria sono forti. Il Parlamento Europeo ha vorrebbe introdurlo nel 2017, ma diversi stati puntano al 2020.
I costruttori non sono tutti allo stesso livello: dall’analisi emerge che alcuni marchi dichiarano consumi inferiori del 25-30%, mentre altri sono sotto il 15%.
L’unica soluzione è leggere le prove su strada effettuate dalle varie riviste e fare affidamento su di esse.
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