Risparmio energetico elettrodomestici

Per gli elettrodomestici la soluzione migliore è sempre quella di sceglierli ad alta efficienza energetica, almeno la classe “A”.
Il principio  “IL RISANAMENTO ENERGETICO IN  3 PASSI” è sempre valido ed applicabile.

Qui a seguire gli elettrodomestici dove gli interventi sono i più importanti ai fini del risparmio energetico.
Scalda acqua elettrico

Normalmente gli scalda acqua elettrici hanno un isolamento termico che lascia molto a desiderare, anche se non paradossalmente non c’è modo di valutarlo. Questa è una grossa fonte di spreco.

IL RISANAMENTO ENERGETICO IN TRE PASSI
1 - Ridurre le dispersioniEvitando di scaldare troppo l'acqua ed eventualmente applicando un rivestimento isolante aggiuntivo allo scalda acqua (Cappotto. Vedere sotto).
2 - Migliorare l'efficienzaAttraverso l'utilizzo di uno scalda acqua ben costruito. Pur non essendo (paradossalmente!) prevista l'etichetta energetica per gli scalda acqua, alcuni costruttori propongono scaldabagno elettrici con un isolamento "migliorato" (la definizione usata cambia a seconda della casa costruttrice).
3 - Ottimizzare la gestioneTramite la corretta regolazione del termostato interno (troppo caldo aumenta le dispersioni e poco caldo riduuce l'acqua calda disponibile) e tramite l'utilizzo di un timer che accenda lo scalda acqua in orari ottimali. Inutile ricordare di non far scorrere inutilmente l'aqua calda!

Oltre ad installare uno scalda acqua ben proporzionato per le proprie esigenze e se possibile ben costruito, normalmente si può ottimizzare la gestione dell’apparecchio in due modi:

– Regolando il termostato interno per una temperatura più bassa (es. 50°C è di solito un buon compromesso, regolarsi vedendo se l’acqua basta oppure finisce troppo presto). E’ bene fare tentativi diversi nell’arco di più giorni o settimane.

Coibentazione boiler

Esempio di coibentazione boiler, situato in un vano esterno

– Utilizzando un timer che spegne lo scalda acqua durante la notte (o anche in altri orari durante il giorno) e lo riaccende un paio di ore prima del previsto utilizzo. Per vedere se l’orario di accensione è quello giusto controllare la spia di accensione: se la trovare sempre accesa all’orario di utilizzo (ad esempio al mattino), è segno che il timer si attiva troppo tardi o/e che la temperatura richiesta è esageratamente alta.

E’ anche possibile ricorrere anche ad un altro stratagemma, diciamo casalingo, che dà ottimi risultati, soprattutto se l’installazione dell’apparecchio è in locali freddi, magari piccoli vani collocati all’esterno: l’isolamento a cappotto dello scalda acqua.
Occorre procurarsi del materiale isolante morbido come feltro, ad esempio, o anche lana di roccia, vecchie coperte, etc. col quale si rivestirà lo scalda acqua. Si procederà poi alla copertura dello scalda acqua con altro materiale, possibilmente impermeabile all’aria, che contribuisca a dare un aspetto accettabile al tutto. La temperatura una volta raggiunta verrà mantenuta molto più a lungo senza che il termostato intervenga frequentemente per ripristinare il calore disperso all’esterno.
I risultati sono generalmente ottimi, ed il risparmio notevole. Il lavoro va ovviamente eseguito con la consapevolezza di cosa si sta facendo, rispettando le normative elettriche ed idrauliche eventualmente collegate.

 

Lavatrice e Lavastoviglie.

IL RISANAMENTO ENERGETICO IN TRE PASSI
1 - Ridurre le dispersioniEvitando di scegliere programmi che scaldano troppo l'acqua. Con i detersivi di oggi, non serve una temperatura alta.
2 - Migliorare l'efficienzaAttraverso l'utilizzo elettrodomestici ben costruiti con una efficienza energetica di classe elevata (A, A+, ...) e con la scelta del programma giusto di lavaggio.
Scegliere anche il giusto riempimento e/o regolare, quando possibile, l'elettrodomestico per il carico effettivo. Temperatura di lavaggio bassa.
3 - Ottimizzare la gestioneEvitando carichi troppo ridotti o eccessivi.

La scelta di un elettrodomestico di lavaggio di elevata classe energetica (fatta eccezione eventualmente per la casa delle vacanze se poco utilizzata) è una scelta obbligata e che si ripaga da sé in tempi relativamente brevi.
I detersivi moderni, specialmente quelli in gel, lavano ottimamente già in acqua  fredda o comunque a temperature molto basse (20/30 °C sono più che sufficienti). Anche la quantità di detersivo necessaria è molto bassa, generalmente bastano uno o due cucchiai di detersivo. Un ottimo additivo per lavaggio (soprattutto in acqua dura,  molto calcarea) e risciacquo è il bicarbonato di sodio.
La maggior parte delle volte si usano programmi di lavaggio troppo energici (e tropo dispendiosi energeticamente) rispetto alla sporcizia reale del carico, che spesso non deve essere pulito ma solo “rinfrescato” e deodorizzato.
Non è poi vero che l’acqua calda pulisca i tessuti meglio di quella fredda. Anche se la solubilità di una macchia aumenta con l’aumentare della temperatura dell’acqua, questo comporta anche lo scomporre la macchia in tante piccole parti che si diffondono in profondità nelle fibre rendendo più difficile la successiva asportazione, in particolare con le macchie grasse. Inoltre lo sporco di natura proteica, può diventare di difficile pulizia a causa dei processi di coagulazione delle proteine. L’acqua calda inoltre logora i tessuti. Lavare a 60 gradi non da risultati migliori di un lavaggio a 30 gradi.
Procedere per tentativi è la cosa migliore da fare per calibrare esattamente la quantità di detersivo necessaria.

 

Frigorifero e Congelatore

IL RISANAMENTO ENERGETICO IN TRE PASSI
1 - Ridurre le dispersioniEvitando di impostare temperature troppo basse. +4 °C è l'ottimale per il frigo, -18 °C per il congelatore. Sistemarli lontano da fonti di calore.
2 - Migliorare l'efficienzaAttraverso l'utilizzo elettrodomestici ben costruiti con una efficienza energetica di classe elevata (A o AA). Evitare di ostacolare il flusso d'aria dietro l'elettrodomestico (deve essere lasciato a qualche centimetro dalla parete e libero sia sopra che sotto), perché il calore che genera deve essere smaltito facilmente. Sbrinare quando necessario.
3 - Ottimizzare la gestioneAprendo i portelli poco ed evitando di lasciarli aperti. Evitare l'inserimento di sostanze ancora calde.

La scelta di un elettrodomestico di elevata classe energetica (fatta eccezione eventualmente per la casa delle vacanze, se poco utilizzata) è una scelta obbligata e che si ripaga da sé in tempi relativamente brevi.
Lo sbrinamento regolare, o comunque quando serve, è necessario per mantenere alta l’efficienza dell’elettrodomestico. Uno spessore di 2 mm di brina sulla serpentina aumenta il consumo del 10%. Uno spessore di 10 mm raddoppia il consumo. La brina si forma per la condensazione dell’umidità contenuta nell’aria, oltre che per aperture frequenti e prolungate, la sua formazione aumenta se le porte chiudono male (ostacoli vari o cassetti che sporgono per la brina che si forma dietro di essi), o in caso di guarnizioni difettose.

 

Piani di cottura e forni

IL RISANAMENTO ENERGETICO IN TRE PASSI
1 - Ridurre le dispersioniEvitando di disperdere il calore al di fuori del recipiente di cottura. Tenere al fiamma bassa in modo che non superi il fondo del recipiente per gli apparecchi a gas. Usare pentolame ben costruito che garantisca un buon contatto tra fondo (ben piatto e regolare) e superfice radiante del piano cottura per quelli elettrici (nel caso del sistema ad induzione questo fattore è irrilevante). Coprire un recipiente aiuta a ridurre la dispersione di calore, richiedendo meno calore per cuocere e uniformando meglio la cottura.
2 - Migliorare l'efficienzaNel caso di cottura con acqua (es. pasta, zuppe, cottura a vapore, ecc.), una volta raggiunta l'ebollizione, abbassare la fiama e mantenerla bassa quanto basta a far mantenere un leggerissimo bollore all'acqua. L'acqua bolle a 100 gradi (al livello del mare) perché genera vapore, e a questo punto la temperatura non aumenta più. Un bollore forte significa solo che l'acqua evapora più in fretta (a spese vostre), ma i tempi di cottura non cambiano! Significa solo sprecare energia (e bruciare denaro) inutilmente.
La cottura a vapore è più efficiente rispetto a quella in acqua e anche più sana.
Usare pentolame con fondo di uno spessore sufficiente per una buona distribuzione del calore.
3 - Ottimizzare la gestioneAprendo i portelli poco e lasciarli aperti il meno possibile. Evitando di cuocere troppo i cibi. Evitando accensioni prolungate programmando bene gli orari.

Comunque, a meno che non si cucini molto, e per una famiglia numerosa, la preparazione e la cottura dei cibi influisce poco sul bilancio energetico.

Per il piano cottura di una cucina ci sono varie opzioni possibili. Le più diffuse sono: gas, vetroceramica o a induzione.

Piano di cottura a gas.

E’ la scelta più comune. Il costo in termini di energia è più ridotto rispetto a quello di altre fonti a parità di calore erogato. Per questo è più indicato a chi vuole risparmiare, anche se non si tratta di grandi cifre, soprattutto se si cuoce poco e la famiglia non è numerosa. I tempi di cottura sono più rapidi rispetto alla vetroceramica. Infatti il bruciatore a gas permette di raggiungere la temperatura desiderata immediatamente, senza nessuna inerzia, né all’accensione, né allo spegnimento.
Uno svantaggio della cucina a gas, è che la pulizia è più impegnativa rispetto al piano in vetroceramica. Nel caso sia necessaria la bombola come fonte di gas, inoltre, il risparmio economico, in pratica, quasi si annulla. La normativa corrente, inoltre, prevede una serie di misure di sicurezza (es. fori di areazione), spesso disattese, che complicano l’installazione. Esiste anche una tipologia simile alla vetroceramica, che però funziona a gas. Poco diffuso, ha il vantaggio di una pulizia più semplice. Il problema principale è quello legato alla possibilità di fughe di gas, anche se gli apparecchi moderni montano dei dispositivi di sicurezza, questi non possono nulla contro tubi lesionati o allentati. Per quanto riguarda il forno, invece, quello elettrico funziona decisamente meglio di quello a gas, essendo molto più preciso. E’ più agevole da pulire e con molte funzioni utili (timer, mantenimento temperatura, ecc.). Inoltre il buon isolamento termico abbassa molto i consumi.

Piano cottura in vetroceramica.

Piano cottura in vetroceramica

Piano cottura in vetroceramica

Hanno soppiantato i vecchi piani di cottura a resistenza e piano in metallo. Oltre all’estetica accattivante, il vantaggio del piano di cottura in vetroceramica è la comodità di pulizia. Nei modelli più sofisticati, la potenza si regola con un semplice tocco o sfioramento. E’ facile trovare altre funzioni aggiuntive, e molto comode, come un timer per la cottura. La vetroceramica è un materiale particolare, si ottiene da vetri chiamati “instabili”, molto resistenti al calore e agli urti, anche se la possibilità di graffiarli, rovinandone l’estetica, è concreta.
Uno svantaggio di questo sistema è il tempo di riscaldamento, che allunga i tempi di cottura. Meno agevole anche il controllo della temperatura.
Un altro vantaggio della cucina a gas è il fatto che non necessità di pentole particolari, che abbiano un fondo completamente piatto. A differenza della cucina a gas, nella quale non è importante la forma del fondo del recipiente di cottura, in quella in vetroceramica il funzionamento ne risente se non viene utilizzato del pentolame con un fondo perfettamente piatto.
Rispetto al gas metano, il costo di esercizio è più alto. Rispetto al GPL è molto simile. Il costo risulta maggiore rispetto a quello della cucina a gas.

Piano cottura a induzione

Piano cottura a induzione

Piano cottura a induzione

Il piano di cottura a induzione è un sistema di cottura molto innovativo. L’aspetto è molto simile a quello di un piano cottura in vetroceramica, ma il suo principio di funzionamento è totalmente differente. Il calore viene generato da campi elettromagnetici che riscaldano, per induzione appunto, direttamente il recipiente.
E’ un sistema che riduce i rischi legati alla cottura dei cibi (assenza di fiamme o superfici roventi, nessun rischio di perdita di gas), anche se permane quello di ustionarsi con i cibi bollenti. Inoltre, dato che le superfici restano fredde, non vi è nessun tempo di attesa per pulire il piano di cottura. Il tempo necessario per scaldare è inferiore rispetto a quello del piano di cottura in vetroceramica, e sono inferiori anche le dispersioni termiche (viene riscaldato direttamente il recipiente di cottura) e questo riduce il consumo elettrico.
Il prezzo è elevato ed è necessario usare pentolame di tipo “ferromagnetico”, almeno in parte, adatto a questo tipo di cottura che si basa sulla trasformazione di un campo elettromagnetico ad alta frequenza in calore. Materiali come rame, alluminio, vetro e ceramica non possono essere usati. Resterebbero freddi.